Gli scaffali della GDO diventano sempre più sostenibili, grazie alla crescente presenza di prodotti green. Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, ben 116.699 prodotti comunicano la loro sostenibilità attraverso claim specifici presenti sulle etichette.
I prodotti “green” generano 43,8 miliardi di euro di vendite, rappresentando il 92,1% del giro d’affari del largo consumo confezionato. Nel 2023, le vendite a valore sono aumentate del +9,3% su base annua, nonostante un calo del -4,5% nei volumi venduti.
A partire dal 2023, l’Osservatorio Immagino ha ampliato la propria analisi sui claim di sostenibilità presenti sulle etichette, grazie alla collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Questa innovativa metodologia consente di approfondire l’eco-comunicazione, esplorando non tutti gli aspetti presenti sul pack.
«Nonostante il contesto non facile, il tema della sostenibilità si rivela sempre più importante per l’industria del largo consumo, con produttori e distributori che continuano a investire in quest’area per rispondere alle esigenze dei consumatori e alla legislazione vigente. Le tematiche che abbiamo voluto affrontare fanno riferimento non solo al prodotto in sé ma anche al suo packaging e, più in generale, all’impegno delle aziende per ridurre l’impatto ambientale, rinforzare il loro ruolo sociale e garantire il rispetto e la salvaguardia del benessere animale in tutta la filiera» spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.
La sostenibilità ambientale domina
Tra le tre dimensioni della sostenibilità analizzate (ambientale, sociale e benessere animale), quella ambientale è la più espressa: l’83,6% dei prodotti green riporta claim relativi alla sostenibilità ambientale, con una particolare attenzione alla gestione del packaging e alla raccolta differenziata. I prodotti di questo segmento generano vendite per 43,8 miliardi di euro. I reparti che mostrano una maggiore presenza di questi prodotti sono il freddo (100% delle referenze) e il fresco (99,6%). Le private label (91%) e i brand top 20 (90,5%) sono i produttori più impegnati in questa direzione.
Tra i claim ambientali più comuni spicca la riciclabilità del packaging, presente sul 54,5% dei prodotti. Questo claim ha registrato un incremento delle vendite del +13,3% a valore, nonostante un leggero calo del -1,9% a volume. Altri claim significativi includono la formulazione sostenibile degli ingredienti (21,5% delle referenze), con vendite in crescita del +8,2% a valore, l’uso di materiali riciclati, che ha mostrato una performance positiva con un +15,7% a valore e un calo del -1,3% a volume, le informazioni sulla biodegradabilità (+33,4 a valore e -1,7% a volume) e quelle sulla plastica ridotta (+13,8 a valore e -1,4% a volume).
Sostenibilità sociale e benessere animale
La sostenibilità sociale è la seconda dimensione analizzata dall’Osservatorio, presente su 11.650 prodotti (8,4% del totale), che hanno generato vendite per 6,1 miliardi di euro. Le categorie merceologiche più coinvolte sono il freddo e la cura della persona, con rispettivamente l’11,5% e il 10% dei prodotti.
Il benessere animale rappresenta invece una nicchia, con 2.803 prodotti (2% del totale) che hanno generato 1,4 miliardi di euro in vendite, principalmente nel settore dei surgelati e dei gelati (4,9% delle referenze).
Per scaricare gratuitamente la quindicesima edizione dell’Osservatorio Immagino: osservatorioimmagino.it.