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EY Future Consumer Index: come le sfide economiche e la sostenibilità influenza i consumatori italiani

L'EY Future Consumer Index evidenzia cambiamenti nei comportamenti dei consumatori italiani, tra sfide economiche, sostenibilità e l'influenza dei social media.

La quattordicesima edizione dell’EY Future Consumer Index, che ha coinvolto 23.000 persone in tutto il mondo, tra cui 500 in Italia, mette in luce cambiamenti significativi nei comportamenti dei consumatori italiani, influenzati dalle incertezze geopolitiche ed economiche globali. Dal sondaggio emerge che il 44% degli italiani è preoccupato per la propria situazione economica, mentre il 52% è preoccupato per l’economia nazionale. Questi dati, in calo rispetto alla rilevazione di gennaio 2024, dimostrano una notevole capacità di adattamento e resilienza da parte dei consumatori.

Trend di consumo e aspettative future: tra ottimismo e sfide economiche.

Nonostante le difficoltà economiche, le aspettative future restano moderatamente positive, soprattutto tra i consumatori con redditi più alti, con il 23% degli italiani che prevede un miglioramento nei prossimi tre anni. Tuttavia, l’aumento del costo della vita e delle spese sanitarie rimane una preoccupazione centrale, con il 71% degli italiani preoccupato per l’aumento dei prezzi di elettricità, gas e acqua, e il 67% per l’aumento dei prezzi dei beni alimentari. Altri temi di preoccupazione includono la salute (61%) e il costo dei carburanti (59%).

Stefano Vittucci, Consumer Products and Retail Sector Leader di EY in Italia, commenta: “L’EY Future Consumer Index ha evidenziato diversi temi significativi che riflettono il cambiamento in corso nei comportamenti dei consumatori italiani. Innanzitutto il sentimento dei consumatori si esprime in un cauto ottimismo, il 23% prevede un miglioramento della propria situazione economica nei prossimi tre anni, anche in presenza di persistenti pressioni economiche. Le spese dei consumatori sono impattate ancora da incertezze economiche, dagli effetti inflattivi e impatti climatici.  Molte aziende, quindi, stanno implementando azioni sui prezzi, rivisitazioni del portafoglio prodotti e iniziative di produttività. Inoltre, l’influenza digitale è in aumento: il 33% segue regolarmente influencer sui social media, e il 51% si affida a loro per le scelte di acquisto. La proliferazione dei canali di vendita sta rendendo più frammentata l’esperienza di consumo e diventa fondamentale rivedere le strategie di marketing. Infine, sempre più rilevanza acquista la gestione dei dati che può portare significativi vantaggi nella relazione con i consumatori, i quali mostrano disponibilità a scambiare informazioni personali in cambio di esperienze sempre più personalizzate.

Le priorità dei consumatori: accessibilità economica, salute e sostenibilità.

L’indagine mostra che gli italiani prestano particolare attenzione a tematiche ambientali e di sostenibilità, con il 75% preoccupato per il cambiamento climatico e il 49% che orienta i propri acquisti in ottica di sostenibilità. Le priorità sono omogenee tra i vari livelli di reddito e fasce d’età, con Baby Boomer, Gen X e Millennial che pongono l’accento sull’accessibilità economica (rispettivamente 42%, 34% e 33%) e sui temi di sostenibilità (16%, 26%, 29%). Per la Gen Z, la salute è la principale preoccupazione (29%), seguita dalla sostenibilità (26%).

La sostenibilità è una priorità fondamentale per i consumatori, con il 95% che si impegna a non sprecare cibo e il 58% che ricicla regolarmente. Il 35% dei consumatori è orientato verso l’acquisto di prodotti di seconda mano e il 74% preferisce riparare anziché sostituire i prodotti. Le aziende devono considerare l’impatto ambientale, riducendo rifiuti e impronta di carbonio per allinearsi alle aspettative dei consumatori sempre più attenti al budget e all’impatto ambientale.

Per quanto riguarda la salute e il benessere, il 73% prevede di essere più attento alla propria salute fisica nel lungo periodo, con una predilezione per prodotti sani (42%) e una riduzione dell’acquisto di bevande alcoliche (51%) e tabacco (46%). La consapevolezza sulla salute sta spingendo i consumatori verso prodotti di nuova generazione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato.

L’esperienza di acquisto tra marche commerciali, nuovi canali digitali e l’impatto degli influencer.

La crescita delle marche commerciali (private label) è evidente, con i consumatori che pianificano di acquistare più prodotti di queste marche, specialmente nei segmenti Home Care (50%) e cibo confezionato (33%). Le private label sono preferite per i prodotti per la casa, abbigliamento e accessori, personal care e cibo confezionato. La Gen X è la più favorevole alle private label, seguita da Baby Boomers e Gen Z. Un terzo degli intervistati non tornerebbe ai prodotti di marca dopo aver provato quelli delle private label.

L’aumento dei canali digitali offre flessibilità ai consumatori, ma aumenta i costi per le aziende, che devono affrontare un mercato in continua trasformazione e influenzato dai social media e dagli influencer. Secondo l’EY Future Consumer Index, il 33% degli italiani segue regolarmente influencer sui social media e il 51% si affida alle loro raccomandazioni per le scelte di acquisto. Il 43% ha acquistato un prodotto basandosi esclusivamente su una raccomandazione di un influencer.

I consumatori, soprattutto Millennial e Gen Z, preferiscono usare app di shopping per accedere a sconti esclusivi (50%), comodità (45%) e promozioni riservate agli utenti dell’app (34%). Tuttavia, restano preoccupati per la sicurezza dei propri dati personali: il 62% teme come vengono gestiti i dati, il 63% teme violazioni dei dati e il 70% è preoccupato per il furto di identità o frodi.

Fonte: Horecanews.it

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