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Aumentano i consumi domestici, stabile il fuori casa. L’indagine IIAS sugli alimenti surgelati

Il settore degli alimenti congelati dimostra una crescita robusta che va controcorrente rispetto al calo degli acquisti alimentari totali in Italia (-1% nel 2024). Il consumo nazionale ha raggiunto 1.030.323 tonnellate di prodotti frozen nel 2024, registrando un aumento volumetrico del +2,3% rispetto all’anno precedente e stabilendo un nuovo benchmark nel consumo individuale annuale di 17,5 kg, che oltrepassa il precedente massimo del 2023 di 17,2 kg.

L’espansione del mercato prosegue anche nel 2025, con i dati del canale retail domestico che evidenziano una progressione del +1,8% nei volumi durante il primo semestre dell’anno corrente confrontato con il periodo gennaio-giugno 2024. Questo trend conferma la solidità dell’incremento nei consumi casalinghi del settore.

Analisi della distribuzione commerciale

Il primo posto nella ripartizione dei volumi spetta ai consumi domestici, dove il settore retail ha registrato 652.643 tonnellate nel 2024, segnando una crescita del +3,1% rispetto all’anno precedente. Il comparto Fuoricasa, calcolato includendo l’aggiunta del canale door to door, ha totalizzato 377.680 tonnellate, mantenendo sostanziale stabilità con un incremento marginale dello +0,1%.

Questi risultati attestano la tenuta del settore frozen, sostenuto dall’espansione del Retail e dalla stabilità del Fuoricasa, come documentato dal “Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati” prodotto dall’IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati per analizzare l’andamento del comparto nazionale nell’ultimo esercizio.

Valutazioni del presidente del settore

Giorgio Donegani, Presidente IIAS, sottolinea l’apprezzamento crescente dei consumatori: “Il 2024 ha confermato l’apprezzamento dei consumatori verso un comparto che oggi è emblema non solo di praticità d’uso, ma anche di sicurezza, qualità, bontà, convenienza economica e valenza antispreco. La somma di questi elementi ha favorito l’aumento complessivo del consumo di frozen food, che ha superato 1 milione e 30 mila tonnellate, oltrepassando, per il secondo anno consecutivo, la soglia del milione di tonnellate, un vero record per il nostro Paese”.

Le prospettive di crescita rimangono positive anche per l’anno in corso, come evidenzia Donegani: “Un impulso significativo alla crescita del settore è arrivato nel 2024 dall’aumento dei consumi tra le mura domestiche, destinato ad aumentare anche nell’anno in corso, come testimoniano le rilevazioni condotte sul primo semestre del 2025 sulle vendite nel settore retail, che registrano una crescita nel periodo gennaio/giugno 2025 di +1,8% a volume per quasi tutte le categorie merceologiche, rispetto all’analogo periodo del 2024. Un andamento positivo che riguarda tutte le merceologie, tra le quali spiccano l’ittico, le pizze, i preparati vegetali e i surgelati senza glutine”.

Performance economica del mercato

Il fatturato complessivo ha sfiorato i 5,7 miliardi di euro nel 2024, evidenziando una crescita dell’1,8% rispetto al 2023. La suddivisione per canali mostra il retail a quota 3 miliardi e 858 milioni di euro, rappresentando circa il doppio del volume d’affari del fuoricasa, stimato in 1 miliardo e 835 milioni di euro. Il settore della ristorazione potrebbe registrare ulteriori progressi attraverso la rimozione delle limitazioni e degli obblighi normativi che continuano a ostacolare l’utilizzo degli alimenti surgelati tanto nella ristorazione pubblica quanto in quella privata.

Trend consumi: nel 2024, sul podio restano stabili vegetali, patate e prodotti ittici

Analizzando i consumi nelle singole categorie merceologiche, anche nel 2024 i consumi domestici confermano la propria leadership in termini di volumi. Sul podio, al primo posto, restano stabili i vegetali surgelati, leader del settore per volumi consumati nel Retail: più di 300.000 tonnellate (con un +1,9% rispetto al 2023). In generale, i vegetali surgelati confermano e, anzi, aumentano ulteriormente la percezione positiva da parte degli italiani, che li considerano sani e gustosi, capaci di soddisfare le esigenze di salute e benessere provenienti da consumatori sempre più attenti e informati.

Al secondo posto tra le preferenze degli italiani, troviamo le patate surgelate, che con circa 100.000 tonnellate consumate, si confermano un prodotto apprezzato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione.

Terzo classificato il prodotto ittico surgelato che, nelle sue varianti al naturale e panato/preparato, tocca le 97.000 tonnellate, con il pesce naturale surgelato (circa 62.400 tonnellate) che ha registrato una delle performance più dinamiche tra i segmenti del mercato surgelati. Superata comunque da quella del pesce surgelato preparato/panato, attestatosi sulle 35.000 tonnellate circa (con un aumento del +7% rispetto al 2023). A conferma dell’apprezzamento degli italiani per questi prodotti, caratterizzati da un inimitabile mix di sicurezza, salute, gusto, contenuto nutrizionale, disponibilità e facilità di preparazione. Qualità che li rendono adatti a tutte le fasce della popolazione.

A seguire, le pizze surgelate, che nel 2024 hanno sfiorato le 70.000 tonnellate, con circa un +3% rispetto al 2023. Si è trattato di un rimbalzo, dopo la diminuzione dell’anno precedente, che ha premiato gli sforzi di innovazione portati avanti dalle aziende per introdurre nuovi formati e ingredienti in linea con le moderne esigenze di consumo.

Scorrendo la classifica, troviamo i piatti pronti surgelati, con oltre 66.000 tonnellate, in tendenza positiva sul 2023. Primi e secondi piatti, contorni ricettati e alimenti con proteine vegetali: l’alta qualità degli ingredienti, la gamma sempre più ampia di ricettazioni sia tradizionali sia innovative, la velocità di preparazione, l’attenzione all’equilibrio nutrizionale sono risultati i fattori chiave del loro successo.

Da non dimenticare, infine, le specialità salate (pancake e altri prodotti), stimate in circa 30.000 tonnellate, anch’esse in tendenza positiva rispetto al 2023. Anche questo segmento appare in ripresa rispetto agli andamenti stabili o lievemente flettenti degli anni precedenti.

Da segnalare, infine, la performance positiva del segmento dei surgelati senza glutine, con circa 9.000 tonnellate consumate. Pur trattandosi di un consumo di nicchia, l’aumento costante della domanda di questi prodotti indica la capacità del comparto di rispondere alle esigenze salutistiche di una fascia di popolazione con una crescente varietà di prodotti capaci, in quanto surgelati, di preservare al meglio gusto e proprietà nutritive

Come dimostrano i dati del nostro Annual Report – conclude il Presidente IIAS, Giorgio Donegani sono molteplici e diverse le ragioni alla base dell’aumento del consenso rispetto agli alimenti surgelati. Quest’anno abbiamo voluto valorizzarne meglio una in particolare – ovvero la forte valenza antispreco di questi prodotti – mettendo a punto un’indagine inedita con un partner autorevole come l’Osservatorio Internazionale Waste Watcher[1]. Abbiamo potuto così dimostrare che dei 667,4 gr di cibo che ogni italiano getta via ogni settimana, solo 14,9 gr (appena il 2,2%), sono prodotti surgelati. Inoltre, all’aumento dei consumi di frozen food avvenuto negli ultimi anni, non è corrisposto un analogo aumento del loro spreco, che, dal 2021 al 2025, è rimasto stabile (di poco superiore al 2%), a conferma delle preziose virtù intrinseche salva-spreco di questi alimenti. Questo studio ci ha permesso pertanto di ribadire il ruolo centrale dei surgelati nella gestione sostenibile delle risorse alimentari domestiche, confermando quanto il loro utilizzo in cucina possa realmente rappresentare una soluzione per arginare il problema del food waste in Italia”.

Leggi la notizia anche su Horecanews.it

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