Mulino Bianco amplia la gamma Baiocchi, marchio presente sul mercato da oltre quarant’anni, con il lancio di Baiocchi Nocciolatte. La nuova referenza mira a intercettare i consumatori alla ricerca del gusto autentico della nocciola, rafforzando un assortimento già affermato nel segmento merenda.
Formato monoporzione e doppia texture
Il prodotto propone un’esperienza di consumo che combina tradizione e convenienza del formato, pensato per diversi momenti di consumo.
La base di pastafrolla accoglie una farcitura a base di crema di nocciole provenienti da filiera sostenibile e latte. La confezione offre sei porzioni individuali da tre biscotti ciascuna, bilanciando la componente croccante della cialda con la morbidezza della crema.
L’introduzione di questa SKU rappresenta per il brand un’evoluzione strategica nel comparto snack, dove agli aspetti sensoriali si affiancano i principi di sostenibilità che caratterizzano l’identità aziendale.
Carta del Mulino e Carta della Nocciola: doppia certificazione
La pastafrolla è realizzata con uova fresche, latte, zucchero e farina derivata da grano tenero coltivato secondo agricoltura sostenibile, in conformità alle 10 regole della Carta del Mulino: uno standard che promuove pratiche agricole virtuose, tutela la fertilità del suolo, preserva la biodiversità e prevede fasce fiorite per la protezione degli insetti impollinatori, fondamentali per l’equilibrio ecosistemico. La crema è composta da nocciole da filiera sostenibile e latte.
Il pack propone sei porzioni da 180 grammi con 3 Baiocchi ciascuna. Il packaging è completamente riciclabile, indirizzando i consumatori verso comportamenti d’acquisto più consapevoli. Un commitment concreto che parte dall’origine: i Baiocchi Nocciolatte rispecchiano la collaborazione dell’intera supply chain delle nocciole, impegnata nel rispetto delle 4 regole della Carta della Nocciola, garantendo un focus ambientale fin dalla materia prima.
“Con Baiocchi Nocciolatte, Mulino Bianco propone un nuovo gusto che va ad arricchire l’iconica gamma Baiocchi. Lo snack con crema di nocciole da filiera sostenibile e latte è pensato per gli amanti del gusto autentico della nocciola – afferma Massimo Fiorini, Mulino Bianco Biscuits Marketing Director – I Baiocchi Nocciolatte rispettano i quattro principi della Carta della nocciola che riflette l’impegno del brand per una filiera sostenibile, tracciabile e certificata dal campo alla tavola”.
Il protocollo per le nocciole: quattro pilastri di sostenibilità
La crema di nocciola utilizzata sia nei nuovi Baiocchi Nocciolatte che nella versione Classic viene preparata nel rispetto della Carta della Nocciola, framework Mulino Bianco strutturato su 4 principi progettati per garantire standard qualitativi elevati, sostenere le comunità agricole e tutelare la biodiversità attraverso la creazione e gestione, da parte degli agricoltori, di aree dedicate.
Il protocollo richiede conformità agli standard di sostenibilità ISCC Plus e riflette l’orientamento di Mulino Bianco verso pratiche agricole responsabili che coinvolgono l’intera filiera. L’iniziativa si collega ad altri ingredienti sostenibili già presenti nei Baiocchi, come la farina da grano tenero coltivato secondo la Carta del Mulino, anch’essa certificata ISCC PLUS, con l’adesione di tutti gli operatori della filiera cerealicola.
Le quattro regole del disciplinare
- Tutti gli attori coinvolti nella filiera della “Carta della nocciola” devono rispettare i requisiti della certificazione di sostenibilità ISCC PLUS (International Sustainability and Carbon Certification).
- Le aziende agricole devono adottare misure per minimizzare l’effetto deriva, ovvero ridurre il più possibile il rischio che parte dei prodotti usati per la difesa della coltura non raggiungano il bersaglio da trattare e si disperdano nell’ambiente circostante.
- Per tutelare la fertilità del suolo e proteggerlo dai fenomeni di erosione, le aziende agricole devono assicurare la presenza di copertura vegetale del suolo tra le file, tramite la copertura di vegetazione spontanea o la semina di specie erbacee, per un periodo minimo di 10 mesi all’anno. Durante lo stesso periodo, non sono consentite lavorazioni del terreno né trattamenti chimici che compromettano la copertura vegetale tra i noccioli ma solo interventi di sfalcio.
- Gli aderenti alla “Carta della Nocciola” devono garantire la realizzazione e la cura di aree dedicate alla salvaguardia della biodiversità situate all’interno dei territori dove vengono prodotte le nocciole per la produzione della pasta di nocciole. Agricoltori e trasformatori di nocciole si impegnano a dedicare 1 metro quadrato di terreno alla biodiversità per ogni 3 kg di pasta di nocciole contrattualizzata come “Carta della Nocciola”. Tale impegno può essere rispettato attraverso la realizzazione di aree di agrobiodiversità, piantando alberi da frutta di varietà antiche a rischio di abbandono, e/o tramite la creazione di aree boscate su terreni incolti o abbandonati.
Sviluppo con l’Università della Tuscia
Le regole, ideate e validate dal Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia, sono il risultato di tre anni di collaborazione con i ricercatori di ValueGroovers srl, impegnati nella promozione e codefinizione di attività sperimentali e formative per agricoltori, tecnici e imprese fornitrici di pasta di nocciola sostenibile.



