Il colosso europeo dei prodotti surgelati Nomad Foods ha diffuso i dati relativi alle performance ambientali conseguite nell’ultimo anno solare, delineando un quadro complessivo dei traguardi raggiunti nel corso del 2024. Nomad Foods, che controlla il brand Findus, ha documentato i risultati ottenuti attraverso la pubblicazione del rendiconto annuale dedicato alle politiche di responsabilità ambientale e sociale.
L’approccio strategico dell’organizzazione, denominato “Appetite for a Better World”, si sviluppa lungo tre direttrici operative: miglioramento delle modalità di approvvigionamento, evoluzione degli standard nutrizionali e ottimizzazione delle procedure operative. Il framework strategico integra scadenze precise che corrispondono ai target stabiliti dall’agenda globale delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
La documentazione evidenzia come il gruppo stia accelerando verso il conseguimento degli impegni prioritari in tema di sostenibilità.
Filiera ittica e certificazioni di qualità
L’anno appena concluso ha visto Nomad Foods raggiungere una quota del 99,6% per i prodotti ittici e della pesca acquisiti con standard MSC o ASC, superando il dato del 99,5% registrato nell’esercizio precedente. Contestualmente, il volume commerciale certificato ha toccato il 99,3% nel 2024, crescendo rispetto al 98,2% del 2023. Il gruppo si posiziona favorevolmente per centrare il traguardo del 100% di sourcing sostenibile entro la chiusura del 2025.
Dieci delle quindici aree geografiche europee servite dall’azienda hanno completato il processo di certificazione integrale. Nel marzo 2025, anche la divisione italiana Findus ha conseguito questo obiettivo, assicurando che l’intera gamma ittica provenga da attività di pesca sostenibile MSC (Marine Stewardship Council) e allevamento responsabile ASC (Aquaculture Stewardship Council).
Il comparto agricolo ha registrato sviluppi considerevoli verso gli standard di sostenibilità prefissati. L’acquisizione di prodotti vegetali ha raggiunto il 94,9% di conformità con i livelli argento e oro del Farm Sustainability Assessment (FSA) nel 2024, incrementando di 2,6 punti percentuali la performance dell’anno precedente per verdure, tuberi, frutta e piante aromatiche.
Innovazione nutrizionale e benessere alimentare
La posizione di leadership nel mercato europeo dei surgelati conferisce a Nomad Foods una responsabilità particolare nella diffusione di stili alimentari più bilanciati e salutari, mettendo a disposizione dei consumatori soluzioni nutrienti ed economicamente accessibili. Il documento programmatico nutrizionale stabilisce otto linee guida fondamentali per stimolare comportamenti virtuosi, comprendendo la formulazione di prodotti più benefici, la comunicazione trasparente delle proprietà nutritive e lo sviluppo di alternative più sane e sostenibili. Il rinnovato protocollo nutrizionale rappresenta il fondamento dell’approccio avanzato dell’organizzazione nel settore alimentare.
Nel periodo considerato, il 96% del fatturato netto del marchio deriva da Healthier Meal Choices (HMC), mentre tutte le novità di prodotto rispettano integralmente i parametri HMC. L’offerta commerciale di Nomad Foods è attualmente costituita per il 99,7% da referenze prive di additivi artificiali, sostanze coloranti e intensificatori di sapore.
L’eccellenza dimostrata nel campo nutrizionale ha permesso a Nomad Foods di conquistare per la sesta annualità consecutiva il punteggio pieno di 100 punti nell’indice Dow Jones Sustainability Index nella sezione dedicata a salute e nutrizione.
Gestione delle emissioni e innovazione operativa
Il gruppo ha conseguito una contrazione del 40,8% delle emissioni totali di gas serra (GHG) nelle operazioni consolidate rispetto al benchmark del 2019, mantenendo il superamento dell’obiettivo SBTi che prevedeva una diminuzione del 25% entro il 2025. L’impronta carbonica complessiva dell’organizzazione ha subito una flessione del 7,2% dall’esercizio precedente, incorporando le attività di recente acquisizione.
A partire dal 2015, l’azienda ha ottenuto una riduzione del 37,7% degli scarti alimentari commestibili in rapporto alla produzione totale, procedendo in linea con l’impegno per il 2030 di dimezzare gli sprechi alimentari rispetto al riferimento del 2015.
Durante il 2024, Nomad Foods ha assunto il ruolo di pioniere diventando la prima realtà del settore alimentare ad abbracciare l’iniziativa Move to -15°C, lanciata in occasione della COP28 per diminuire l’impatto carbonico nella supply chain dei prodotti congelati. Una ricerca di 18 mesi sviluppata insieme a Campden BRI, autorità riconosciuta nel comparto, ha verificato che la conservazione degli alimenti surgelati a -15°C, anziché al parametro convenzionale di -18°C (zero gradi Fahrenheit), permette di contenere il fabbisogno energetico dei sistemi di congelamento del 10-11%, preservando integralmente sicurezza, texture, sapore e proprietà nutritive dei prodotti.
“I consumatori riconoscono sempre di più il valore dei surgelati, non solo per la loro praticità, convenienza, gusto e benefici nutrizionali, ma anche per il loro ruolo nella riduzione degli sprechi alimentari. Queste caratteristiche sono di fondamentale importanza per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico, l’insicurezza alimentare e la volatilità della catena di approvvigionamento. In Nomad Foods, consideriamo la sostenibilità non solo una responsabilità, ma anche un’opportunità strategica per contribuire alla creazione di un sistema alimentare più resiliente e sostenibile”, ha dichiarato David Pettet, Head of Sustainability di Nomad Foods.
“Mentre festeggiamo il nostro decimo anniversario come società quotata in borsa, la sostenibilità rimane un motore fondamentale al centro della nostra attività. Il nostro nuovo obiettivo, ‘Migliorare i pasti con la bontà dei surgelati’, ispira la nostra strategia di sostenibilità e sono molto orgoglioso dei progressi che abbiamo compiuto nel 2024 per il raggiungimento dei nostri obiettivi” ha commentato Stéfan Descheemaeker, CEO di Nomad Foods.
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