Oltre quattro decenni di attività nel biologico trovano ora una sintesi documentale nel primo report di sostenibilità del Gruppo Germinal. L’azienda trevigiana specializzata in alimenti biologici, salutistici e funzionali ha presentato un bilancio complessivo delle proprie pratiche sostenibili, offrendo una panoramica quantitativa e qualitativa dell’approccio che caratterizza da sempre la filosofia aziendale orientata verso responsabilità ambientale e sociale.
L’analisi della composizione produttiva rivela una predominanza di materie prime biologiche che raggiunge l’85% del totale, evidenziando l’orientamento strategico verso l’agricoltura sostenibile. L’obiettivo aziendale si concentra sul consolidamento dell’intera catena del valore biologico, implementando criteri di selezione che favoriscono filiere certificate a chilometro zero e, dove possibile, materie prime di provenienza nazionale.
La collaborazione con il sistema agricolo italiano si concretizza attraverso contratti di fornitura per volumi considerevoli, che nel 2024 hanno incluso 492 tonnellate di farina di grano tenero biologico e 207,8 tonnellate di farina di farro, completate da forniture di farine di riso e orzo biologiche, legumi e cereali. L’impegno verso la territorialità si traduce nel 44% della spesa destinata a fornitori operanti entro un raggio di 300 chilometri dalla sede aziendale.
Il commercio equosolidale rappresenta una componente strutturale della strategia di approvvigionamento, inaugurata nel 2010 con Altromercato, leader italiano del settore, per supportare lo sviluppo delle comunità del Sud del mondo. La collaborazione con Manduvirà, cooperativa paraguaiana pioniera nell’esportazione di zucchero biologico, risale allo stesso anno, mentre nel 2021 si è aggiunta NGC (The Natural Growth Company), realtà familiare thailandese produttrice di riso e zucchero biologici che promuove l’occupazione femminile.
Dal 2022 il portfolio di materie prime equosolidali ha registrato un’espansione significativa, documentata dagli acquisti 2024 che hanno coinvolto il 42,5% del cacao biologico e il 72% delle creme biologiche per farciture certificate Rainforest Alliance. La selezione dell’olio di palma avviene esclusivamente attraverso produttori certificati RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil), organizzazione internazionale dedicata alla promozione di pratiche sostenibili nel settore.
Il riconoscimento formale dell’impegno sostenibile ha trovato espressione nel maggio 2021 con la trasformazione di Mangiarsano, holding del gruppo, in Società Benefit, seguita dalla certificazione B-Corp per il rispetto degli standard più elevati in termini di performance sociale, ambientale ed economica. Il processo di rinnovo della certificazione Benefit Corporation è attualmente in corso, mentre il primo riconoscimento biologico aziendale risale al 2009.
La revisione degli imballaggi ha comportato una transizione sistematica dalla plastica verso soluzioni cartacee certificate FSC, privilegiando carta vergine per garantire superiori standard di sicurezza alimentare e ottimizzare il consumo complessivo di materiale. Dal 2019 i sacchetti interni di molteplici referenze utilizzano materiali biodegradabili e compostabili certificati DIN CERTCO, assicurando la completa riciclabilità delle confezioni.
L’indipendenza energetica costituisce un risultato strategico conseguito attraverso l’autoproduzione fotovoltaica del 75% del fabbisogno, integrata dal restante 25% proveniente da fonti rinnovabili certificate Greener. Il 2024 ha registrato un risparmio energetico del 5%, sostenuto da investimenti in tecnologie avanzate quali compressori ad alta efficienza, sistemi di illuminazione LED e server di ultima generazione, progettati per minimizzare consumi energetici, utilizzo di aria compressa ed emissioni di anidride carbonica